Nel dialetto siciliano i bambini sin troppo svegli e discoli vengono definiti tinti: Tinturia rappresentano le loro monellerie. I Tinturia nascono a metà anni ’90: un giorno del 1996 incontrano Lello Analfino, come loro innamorato della musica, vista e vissuta come fonte di espressione artistica e divertimento.
Da quel momento il connubio diventa indissolubile. Lello entra a tutti gli effetti nella band, inizia suonando le tastiere, per poi diventare il cantante e il frontman del gruppo.
La vena artistica estrosa e geniale di Lello diventa immediatamente l’espressione e l’immagine leggera e irriverente, ma mai banale, dei Tinturia. Un gruppo, formato da musicisti quotati, collaudato e affiatato, in grado di spaziare senza difficoltà dal pop al reggae, dal funk al rap – con un pizzico di folk innato nelle loro radici sicule ormeggiate nel mare Siciliano.
Concerti che si trasformano in veri e propri eventi musicali: da un lato una band che funziona precisa come un metronomo, dall’altro, come valore aggiunto e deviante, la verve esplosiva di Lello che, senza risparmiare energie, riesce a coinvolgere il pubblico.
“Ascoltare le canzoni dei Tinturia è come mangiare siciliano, il dolce si mischia all’amaro, i sapori sono ricchi: chiudi gli occhi e vedi i colori.”
Con queste parole, Ficarra e Picone, descrivono la musica dei Tinturia, nell’inverno del 2005: anno in cui li convocarono come house-band di “Ma chi ce lo doveva dire”, il loro fortunatissimo programma TV su Canale 5.