Consacrato da ‘Raggasonico’, album che lo ha imposto all’attenzione del grande pubblico, Massimo Corrado, in arte Babaman, è oggi tra i personaggi di culto del reggae/raggamuffin/hip hop italiano. Lo dice la sua fanbase (gli straordinari numeri di accessi alle pagine di Facebook e MySpace), le centinaia di persone che affollano i live e anche la sua attitudine artistica, fatta di passione per la musica e impegno sociale. E poi, il rastafarianesimo, percorso umano e religioso in cui Babaman crede da anni.
‘Raggasonico’ è un lavoro maturo, vario, che si distingue, oltre che per le sonorità dancehall tipiche di certi brani (Reggae Party – Con Me – Si aprano le danze), per la sensibilità con cui vengono affrontati argomenti come la religione (Rise again), l’amore (L’ho vista, La donna perfetta, Il tempo non conta), la società moderna e il suo eccessivo individualismo (Mondo oscuro), la droga (La Coca, vero e proprio j’accuse), la politica (Jabbering) e l’intimità relativa alla sfera degli affetti privati, mai svelata prima e in cui l’artista si consegna ai suoi ascoltatori (Spero che non succeda mai).
Fondamentale la collaborazione artistica con il produttore Bassi Maestro, ma anche con gli altri “beatmaker” del disco: Fabio B, i torinesi Trumen Records, Dj Rowland e Rinoralis.
‘Raggasonico’ corona dieci anni di militanza nello hip hop underground. Una carriera iniziata nella scena milanese con l’album ‘L’occhio’ e proseguita con “Prima di partire”, realizzato con l’aiuto di amici come Bassi Maestro e Medda, e contenente la hit “Il vizio”. Quindi la decisione di trasferirsi a Madrid per avvicinarsi ancora di più al mondo del reggae e del rastafarianesimo. Tornato in Italia, Babaman pubblica “Come un uragano”, in puro stile raggamuffin conscious. Nel 2008 è la volta di “Dinamite”, segnato da collaborazioni eccellenti come Chulito Camacho dalla Spagna, Jahlingua dal Porto Rico e Guè Pequeno mc dei Club Dogo. Insieme all’ormai inseparabile Bassi Maestro, l’anno seguente da’ alle stampe ‘La Lettera B’: 14 tracce dove si fondono hip hop e reggae. ‘Raggasonico’ esce alla fine del 2010, ed è la consacrazione.
